Tavoletta scrittoria con caratteri dell’alfabeto venetico conservata al museo Archeologico atestino di Este
La prof. Simona Marchesini, ricercatrice di Alteritas
Alla ricerca delle lingue perdute: dal retico al venetico, dall’osco-umbro all’etrusco. Fa tappa a Verona la Seconda Training School promossa dal gruppo di ricerca europeo AELAW (COST Action “Ancient European Languages and Writings”) costituito nel 2014 per censire e valorizzare le lingue frammentarie d’Europa, di cui l’Italia detiene il primato con oltre 15mila iscrizioni in etrusco, osco, umbro, venetico, messapico, retico, camuno, leponzio e altre lingue di minore entità. A due anni dalla prima scuola di formazione sulle lingue frammentarie della Spagna preromana, tenutosi a Jaca (sui Pirenei), il progetto, finanziato dall’Unione Europea, fa ora tappa nella città scaligera dove dal 5 all’8 settembre 2016 al centro studi sulle interazioni tra popoli Alteritas con sede nel Seminario vescovile, la rete scientifica con capofila l’università di Saragozza, e composta da 24…
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